VISITA SALERNO
Scorpi cosa poter visitare e vedere a Salerno

STAZIONE MARITTIMA – PROGETTO DI ZAHA HADID
Lo studio Hadid ha definito l’opera come un’ostrica con un guscio duro esterno che racchiude elementi fluidi e morbidi all’interno; una copertura “temprata” che costituisce uno scudo protettivo dall’intenso sole del Mediterraneo”. Con le sue linee sinuose il terminal sancisce il passaggio dalla terra al mare, dal solido al liquido sia esteticamente che funzionalmente, rafforzando l’intima relazione tra la città e il fronte di mare attraverso un disegno innovativo.

CATTEDRALE DI SAN MATTEO
Il Duomo, fondato nel 1079, è uno dei più suggestivi esempi di architettura medievale nel Sud d’Italia. È preceduto da un ampio atrio circondato da un portico retto da 28 colonne. Sul lato meridionale si trova il campanile della metà del XII secolo, all’ingresso una porta bronzea bizantina. Da ammirare, i pavimenti del coro, del presbitero e del transetto realizzati con motivi di tessere policrome nel XII secolo, i mosaici delle absidi laterali ed il sepolcro del Papa Gregorio VII. La cripta, rivestita di marmi in stile barocco, conserva affreschi del Seicento e ospita mortali del Santo Patrono Matteo.

TEATRO MUNICIPALE GIUSEPPE VERDI
Il 5 dicembre del 1863 il Consiglio Comunale deliberò di costruire il teatro nel largo Santa Teresa ed affidò il progetto agli architetti Antonio D’Amora e Giuseppe Menechini che si basarono sulle misure e le proporzioni del Teatro San Carlo di Napoli. Nel 1869 iniziarono i lavori di decorazione dello stabile sotto la direzione di Gaetano D’Agostino, pittore e decoratore di gran pregio; questi si fece affiancare dalle firme più prestigiose del mondo artistico partenopeo.

CASTELLO MEDIEVALE ARECHI
Il Castello del VI secolo, la cui più antica fase costruttiva è attribuita a maestranze bizantine, domina la città di Salerno a 300 mt s.l.m.. Il Principe longobardo Arechi II nell’VIII secolo ne rafforzò l’impianto difensivo. Recenti interventi di scavo hanno permesso di definire la cronologia dei diversi strati dell’insediamento abitativo fino alle epoche normanne, angioine ed aragonesi. Acquisito al patrimonio dell’Amministrazione Provinciale di Salerno, il Castello è stato interessato da lavori di restauro durante i quali si è recuperata una notevole quantità di ceramica medievale e di monete. Al complesso monumentale di è aggiunta anche la torre detta “della Bastiglia” ubicata a nord del castello con funzioni di avvistamento sull’intero golfo di Salerno.

VILLA COMUNALE
La Villa Comunale è il “giardino” della città. Fu progettata nel 1874 all’ingresso della città scendendo da Vietri sul Mare. Vi si trova la famosa fontana di Don Tullio. Di stile barocco, in un primo tempo ospitava nella nicchia centrale un busto di Esculapio, poi sostituito nell’Ottocento da un putto. Situata di fronte al Teatro Verdi, possiede un lussureggiante orto botanico con molte piante rare dell’area mediterranea.
NEI DINTORNI
Per chi visita la bellissima Salerno non può non recarsi in altre località famose quali:

TEMPLI DI PAESTUM
Paestum è nota in tutto il mondo per i suoi magnifici templi. Ma quando si arriva nell’antica città, si rimane affascinati già dalla cinta muraria: quasi 5 km di mura molto ben conservate che potevano essere alte 7 metri e che racchiudono il nucleo cittadino. Ci sono 4 porte principali di accesso poste lungo gli assi cardinali: Porta Sirena, Porta Giustizia, Porta Marina e Porta Aurea. Indubbiamente ciò che più impatta il visitatore è l’area sacra, ovvero la presenza di tre i templi dorici. il tempio in assoluto più grande e maestoso è il tempio di Nettuno, realizzato verso la metà del V secolo a.C. E’ costruito con enormi massi collegati tra di loro da semplici tasselli e senza malta: probabilmente proprio questa tecnica costruttiva ha permesso al tempio di superare terremoti e altra calamità. La cella interna era divisa in tre navate da due alti colonnati a due piani che si possono ancora ammirare, mentre il tetto era sorretto da travi in legno. L’attribuzione di questo tempio al dio Nettuno è ancora oggetto di dibattito: nel Settecento si pensava che, essendo il tempio più grande, fosse di sicuro dedicato al dio da cui la città Poseidonia prese il nome. Ma alcuni sostengono che il tempio fosse invece dedicato ad Hera, la divinità principale della città, e un’altra ipotesi vede il tempio dedicato al dio più importanti per i Greci, Zeus appunto.

DUOMO DI AMALFI
Il Duomo di Amalfi, conosciuto anche come Cattedrale di Sant’Andrea perché dedicata a sant’Andrea apostolo, si trova al centro di Amalfi, in piazza Duomo. In origine le Basiliche ad Amalfi erano due, entrambe a tre navate. La prima nasce intorno all’anno 1000 la seconda a metà del IX secolo più ampia. Le due Basiliche, nei primi decenni del XIII secolo, per volere dell’arcivescovo Matteo Capuano e il cardinale Pietro Capuano furono unite in un’unica Basilica a cinque navate. Tra il XVI e XVIII secolo avvennero altre trasformazioni fino ad ottenere l’attuale Cattedrale di Amalfi . La facciata del Duomo è stata costruita nel XIX da Errico Alvino, facciata neomoresca con influenza neogotica. L’interno del Duomo, in stile barocco è rivestito in marmo con colonne antiche. Sull’altare maggiore si trova una tela raffigurante la crocifissione di Sant’Andrea Apostolo. Il soffitto racconta la storia di Sant’Andrea, nelle cappelle ci sono opere di arte gotica e rinascimentale. La navata di sinistra troviamo la statua cinquecentesca di Santa’Andrea con l’addolorata e il Cristo morto ed in fondo alla stessa nella Cappella della Riconciliazione e depositata la reliquia del capo di Sant’Andrea. Sulla tomba del Santo patrono è stata costruita una Cripta arricchita da affreschi di notevole importanza tra questi la rappresentazione dell’arrivo del corpo di Sant’Andrea nel Duomo di Amalfi.

SCAVI DI VELIA
Il Parco archeologico di Elea-Velia, conosciuto anche come Scavi di Velia, è una delle attrazioni culturali più importanti del Cilento. Non conosciuti quanto meriterebbero, gli scavi archeologici di Velia rappresentano una delle principali testimonianze degli insediamenti greci nella Magna Grecia. Il lungo percorso per gli scavi di Velia si sviluppa lungo un sentiero che percorre per lungo e per largo l’area del Parco archeologico di Elea-Velia. La Porta Rosa è uno dei principali punti attrattivi degli Scavi archeologici di Velia in quanto primo arco a tutto sesto costruito in Italia. Porta Rosa rappresentava un viadotto tra le due cime dell’acropoli di Velia. L’arco più che rappresentare una porta aveva il compito di contenere le pareti della gola dove posizionato. L’arco, nel III secolo a.C. è stato ostruito per impedire incursioni ostili. Porta Rosa è stata interrata per oltre due millenni, infatti solo l’8 marzo 1964, Mario Napoli ha riportato alla luce l’arco. La meta finale è l’acropoli dell’antica città dove è presente la Torre di Velia, una torre angioina costruita in età medievale.